giovedì 28 febbraio 2013

QUANDO L'ARTE E' DONNA



 

Ecco tornato il nostro appuntamento con la rassegna “Quando l’Arte è Donna”, l’evento dedicato ai vari linguaggi dell’arte al femminile. La manifestazione organizzata dall’Associazione Facciamo Centro Commercio per Corbetta e co-finanziata dall’Associazione Naturarte-Punto Parco Palazzo Brentano si svolgerà dall’8 al 17 marzo e vedrà coinvolta quest’anno anche la scuola d’arte di Corbetta Il Mosaiko.

Proponiamo un fitto calendario con vari scenari, da quelli più convenzionali a quelli più innovativi con performance dal vivo che coinvolgeranno il visitatore. Inizieremo proprio l’8 marzo, data simbolo di una ricorrenza comunemente definita festa della donna, per ricordare la conquista sociale, politica ed economica alla quale ci si deve confrontare quotidianamente, ricordando che molte donne sono ancora oggetto di discriminazioni e violenze.

Dalle ore 18.00 si potrà avere un’anteprima della mostra, ammirando opere di alcune artiste presso la trattoria “Al Campanile” che per l’occasione ci farà degustare le sue prelibatezze proponendo un brindisi di apertura.

Sabato 9 marzo alle ore 17.00, la pittrice Patrizia Comand, madrina d’onore della manifestazione, inaugurerà la mostra che rimarrà allestita dal 9 al 17 marzo nella bella cornice della Torre medievale di Largo Cellere. Per l’occasione si potranno ammirare opere di artiste affermate e non solo. Il programma dalla giornata verrà ulteriormente arricchito dalla scuola d’arte Il Mosaiko con una narrazione del ruolo della donna nel repertorio chitarristico e l’esibizione di due musiciste quale accompagnamento musicale alla visita della mostra.

Ma la novità di quest’anno risiede proprio nel “far vivere l’Arte” proponendola anche nei luoghi frequentati quotidianamente. In effetti, i negozi dell’Associazione ospiteranno opere di tutte le artiste in mostra fino al 17 marzo e alcuni di loro diventeranno teatro di una performance dal vivo da parte di Penguin Tea, gruppo formato da sei giovani illustratori, i quali esprimeranno in diretta il loro talento l’8 e 9 e il 16 e 17 dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Domenica 10 marzo alle 17.00 si proseguirà con la presentazione del libro di Elena Visconti “L’eroina bucata”, presso Bollini Progetti Arredo. L’autrice ci parlerà di amore e ci racconterà di delusioni, di crolli, di resurrezioni e rivincite: la storia di una donna o più precisamente “della” donna. Una storia che sarà sicuramente d’ispirazione all’artista Alessia Bussini di Atelier Amaranto che nello stesso momento e nella stessa sede dipingerà dal vivo un vestito, un sincronismo sicuramente promettente !

Infine gli artisti di A&G Parrucchieri termineranno questo percorso la domenica 17 marzo alle ore 15.30 in Galleria Verdi, proponendo delle sculture con i capelli con la loro performance “L’arte in testa”.

sabato 9 febbraio 2013

UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE: A CHI CONVIENE?



Traffico




Un nuovo centro commerciale: a chi conviene?

A fine 2012 l’amministrazione comunale corbettese decideva di avviare il procedimento di variante al PGT per trasformare un’area di proprietà da standard a commerciale per la grande distribuzione. L’area, di 22.000 mq., è posta sulla ex S.S. 11 in località Pobbia.
L’associazione Facciamo Centro Commercio per Corbetta preoccupata per la già gravissima situazione in cui versa il mondo del commercio, turismo e servizi corbettese (svuotamento delle vie storicamente votate al commercio con risvolti negativi per la socialità, perdita di numerosi posti di lavoro) è intervenuta inviando le proprie istanze.
1)       COME SI COLLOCA QUESTA DECISIONE ALL’INTERNO DI UN PROGRAMMA POLITICO CHE AVEVA FATTO, DELLA SCELTA DI NON COSTRUIRE CENTRI COMMERCIALI SUL PROPRIO TERRITORIO UNO DEI PROPRI CAVALLI DI BATTAGLIA?
2)       PERCHE’ PRIMA DI AVVIARE IL PROCEDIMENTO DI VARIANTE AL P.G.T. PER AREE AD USO COMMERCIALE, I COMMERCIANTI NON SONO STATI COINVOLTI?
3)       LE LINEE DI INDIRIZZO REGIONALE PREVEDONO FORTE DISINCENTIVAZIONE ALL’APERTURA DI GRANDI STRUTTURE DI VENDITA MEDIANTE LA CREAZIONE DI SUPERFICIE DI VENDITA AGGIUNTIVA E RIVITALIZZAZIONE E SOSTEGNO DELLA FUNZIONE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI E DEI NUCLEI URBANI, PERCHÉ SONO DISATTESE DAL NOSTRO COMUNE?
4)       A NOSTRA ESPLICITA RICHIESTA, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CI INFORMAVA CHE TALE SCELTA ERA RESA OBBLIGATORIA DALLA NECESSITÀ DI REPERIRE CIRCA 2 MILIONI DI EURO PER LA COSTRUZIONE DELLE SCUOLE SIA PRIMARIE SIA SECONDARIE.
a)       MA QUESTA ESIGENZA È NATA IMPROVVISAMENTE? 
b)       PERCHÉ SI È DECISO CHE LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA SCUOLE (PERALTRO COSÌ RILEVANTE) DEVE PESARE SOLO SUI CITTADINI DELLE FRAZIONI POBBIA E CASTELLAZZO E SUL SETTORE COMMERCIALE, SETTORE PERALTRO TALMENTE DIMENTICATO DA ANNI CHE NEPPURE SI HA UNA ANALISI AGGIORNATA DELLA CONSISTENZA, DELLA QUALITÀ, DEI PROBLEMI PER NON PARLARE DI UNA PIANIFICAZIONE ORGANICA?
5)       L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CI INFORMA CHE SI STA REDIGENDO UNO STUDIO SULLA SITUAZIONE DEL COMMERCIO CORBETTESE POICHE’, NONOSTANTE SIA OBBLIGATORIO, L’ATTUALE P.G.T. NE È PRIVO.
a)       TALE DOCUMENTO SARÀ A TAL PUNTO APPROFONDITO, COMPRENSIVO DELLE IMPLICAZIONI SOVRACOMUNALI, DA “VALUTARE” LA NECESSITÀ O MENO DI INSEDIARE UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE? E NON SARÀ SOLO “STRUMENTO” PER SOSTENERE DECISIONI GIA’ AVANZATE?
b)       PERCHÉ SOLO ORA CI SI ACCORGE DI “QUESTA GRAVE MANCANZA NEL P.G.T.” - dopo 2 anni di governo di Corbetta - CI PARE UN PO’ TROPPO “PROVVIDENZIALE”!
C H I E D I A M O
1)       CHE VENGANO TUTELATI GLI INTERESSI DEL SETTORE COMMERCIO SERVIZIO E TURISMO DEL TERRITORIO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA RETE COMMERCIALE DEI NEGOZI DI PROSSIMITÀ NEL CENTRO URBANO, DELLE “BOTTEGHE STORICHE”, DEI LUOGHI STORICI ES. VIA BRERA, VIA MATTEOTTI, CORSO GARIBALDI, VIA MAZZINI, VIA VERDI ECC., DEL MERCATO STORICO (COME PERALTRO GIÀ PIÙ VOLTE RICHIESTO);
2)       CHE VENGA RICONOSCIUTO IL RUOLO SOCIALE DEI NEGOZI DI PROSSIMITÀ;
3)       CHE “ZERO CONSUMO SUOLO” NON SIA SOLO UNO SLOGAN POLITICO;
4)      CHE IL NOSTRO TERRITORIO NON DEBBA SUBIRE ULTERIORI DANNI PER SCELTE CHE NEGLI SCORSI ANNI HANNO CAUSATO GRANDI DISEQUILIBRI (VIABILITÀ-CONSUMO DEL TERRITORIO-ABBANDONO DEI CENTRI STORICI) E CHE STIAMO ANCORA PAGANDO.

LA SOPRAVVIDENZA DEL NEGOZIO DI VICINATO


Botteghe storiche - L'attuale Centro Cucito Fusè nel 1953



“…….In definitiva possiamo dire che la storia dei negozi è la storia della città e dei quartieri in cui si insediano sino al punto da farsi caratterizzare dal loro particolare e tipico microambiente sociale sin dall’impronta anche fisica dei locali. Viceversa, la storia della città e dei suoi quartieri sarebbe meno comprensibile se si prescindesse dal riferimento all’attività commerciale dei piccoli negozi loro propria.
IL FATTO E’ CHE IL PICCOLO COMMERCIO COSTRUISCE LA COMUNITA’ LOCALE.”
Luigi Trezzi – Università Milano Bicocca

E’ un momento non certo facile per il commercio, messo a dura prova dal calo del potere di acquisto dovuto ad una crisi pesante e nell’aspettativa di una ripresa che potrebbe essere vicina ma stenta a manifestarsi.
Oltre a questo periodo di stasi il punto vendita tradizionale deve fare i conti con i colossi della grande distribuzione che puntano sulla disponibilità in materia di orari, su prezzi e offerte speciali cercando così di sbaragliare la concorrenza.
Il negozio sotto casa invece parla un altro linguaggio: quello del rapporto con il cliente, un rapporto unico che rende questo luogo un punto di riferimento. Il negozio sotto casa si differenzia per la professionalità, la qualità, la fiducia, la garanzia, la creazione di eventi che portano il rapporto ben al di là dell’acquisto. La sua prerogativa è dunque di prestare attenzione alle esigenze della clientela e privilegiare l’importanza del rapporto interpersonale di fiducia tra lui e il cliente che sta alla base di una corretta politica di scambio. E’ una pregiata caratteristica contrapposta ad un sistema commerciale che punta di solito sul distacco tra chi vende e chi acquista ed è basato su un criterio dominante che è il prezzo.
Noi crediamo che il futuro del commercio sia proprio nelle piccole attività perché sono “grandi dentro” essendo molto di più di un luogo dove fare acquisti; sono una forma di imprenditorialità che va tutelata.
“…la chiusura di un piccolo negozio non riguarda soltanto il singolo operatore, ma è una perdita per tutti, cosi come lo spegnersi di una vetrina o di un’insegna significa il lento spegnersi dei nostri quartieri e dei nostri centri storici”
Il servizio di vicinato risulta essere perciò fattore di coesione sociale e contrasto ai fenomeni di desertificazione. Esiste dunque un interesse pubblico e territoriale affinché il commercio di prossimità non solo sopravviva, ma ridiventi un punto di riferimento culturale, ovviamente legato alla qualità dell’attività svolta, all’eccellenza dei prodotti o alla tradizione che rappresenta (negozi storici).
In questo contesto i cittadini-consumatori devono essere coscienti del loro importante ruolo e del loro “potere”. Acquistando nel negozio di prossimità e partecipando agli eventi possono contribuire a valorizzare la città e a “salvare il commercio”.
Facciamo in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune che ha bisogno di essere sostenuta e non alle multinazionali che spesso hanno la loro sede legale fuori dall’Italia. Così facendo saremo noi a dare una mano alla nostra ripresa.

Un cielo stellato



UN CIELO STELLATO

Palazzo comunale con illuminazione scenografica

Corbetta, 27 gennaio 2013. L’associazione Facciamo Centro Commercio per Corbetta, in collaborazione con l’amministrazione comunale, è orgogliosa di aver contribuito all’illuminazione natalizia della nostra città.
Quest’anno ad augurare buone feste ai cittadini di Corbetta ci ha pensato un proiettore scenografico: non le tradizionali luminarie ma uno spettacolare cielo stellato. Una cascata di stelle proiettata sulla facciata del palazzo comunale ha senza dubbio creato un’atmosfera di grande effetto.
Speriamo questo sia l’inizio di un modo meno convenzionale per illuminare il Natale.