venerdì 24 maggio 2013

Pareri sulla variante di PGT per la "valorizzazione" aree ad uso commerciale



Oggetto: parere delle parti sociali ed economiche sulla variante al piano di governo del territorio (P.G.T.) – Pianificazione del settore commerciale (art. 150 L.R. 6/2010) e valorizzazione di aree ad uso commerciale ai sensi dell’art. 13 comma 3 della L.R. 12/2005 e succ. mod. e integr.

 Facciamo Centro Commercio per Corbetta avente sede in Corbetta, esaminati gli atti costituenti la variante al Piano di governo del territorio Pianificazione del settore commerciale (art. 150/L.R. 6/2010) e valorizzazione di aree ad uso commerciale ed in particolare il documento denominato “quadro conoscitivo” pubblicati sul SIVAS e sul sito internet del Comune di Corbetta esprime i seguenti pareri in merito:

  1. Integrare i documenti di programmazione urbanistica con l’atto di programmazione quadriennale come peraltro previsto dalla L.R. n. 6/2010 che riporta:
 “un atto di programmazione, avente durata quadriennale, che disciplina le modalità di applicazione, con riguardo alle zone da sottoporre a tutela, dei criteri qualitativi individuati dalla programmazione regionale in riferimento all’insediamento delle nuove attività commerciali, ivi comprese quelle che somministrano alimenti e bevande, nonché quelle che vendono direttamente, in locali adiacenti a quelli di produzione, gli alimenti di propria produzione per il consumo immediato di cui alla legge regionale 30 aprile 2009, n. 8 (Disciplina della vendita da parte delle imprese artigiane di prodotti alimentari di propria produzione per il consumo immediato nei locali dell'azienda), tenendo conto delle diverse caratteristiche del proprio territorio e della differente incidenza degli esercizi secondo il settore e la tipologia di appartenenza”.

  1. Vengono disattese le linee del Programma Regionale Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale della Regione Lombardia. In tale programma viene disincentivato “il consumo di aree libere” così come è quella oggetto della variante.




  1. Integrare il quadro conoscitivo, attualmente incompleto, con l’indagine sulle attività commerciali (stato dell’arte)
L’obiettivo principale dell’indagine è quello di conoscere meglio la realtà degli esercizi commerciali nelle diverse aree e frazioni di Corbetta. Questa conoscenza deve essere ottenuta mediante una lettura multidimensionale di tale realtà: l’indagine deve descrive infatti tali attività sia dal punto di vista individuale del titolare e della sua famiglia, sia dal punto di vista strettamente economico e del contesto locale. In più, l’indagine deve testare direttamente presso i titolari degli esercizi commerciali l’“appetibilità” di una serie di attività supplementari, che potrebbero essere stimolate da parte dell’Amministrazione, al fine di rendere gli esercizi maggiormente “polifunzionali”.

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine riflessi sull’occupazione nei settori commercio, turismo, terziario ed artigianato, attualmente assente.

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine sui caratteri strutturali del sistema distributivo suddiviso per settori merceologici e dimensionamento, attualmente assente
Es. rilevare:
1.       se gli spazi attualmente in uso sono consoni alle esigenze commerciali o legislative in termini di igiene, sicurezza ecc.
2.       valori immobiliari (locazione e vendita) della rete commerciale e relative valutazioni ed interpretazioni.

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine economica, attualmente assente
L’esame dell’indagine permetterebbe di trarre alcune conclusioni circa le abitudini d’acquisto dei consumatori di Corbetta e possibilmente di altri comuni limitrofi.
C’è necessità di misurare i comportamenti d’acquisto dei frequentatori (in termini di aggregazione e gravitazionali) suddivisi per età e per estensione geografica. Importante è mettere in relazione le frequentazioni con le motivazioni (ad esempio presenza di negozi o del mercato).

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine sulla mobilità privata per acquisti delle famiglie, attualmente assente.

  1. Il quadro andamento demografico risulta incompleto:
1.    assente l’analisi della popolazione residente aggregata per via e per quartiere a Corbetta
2.    assente l’analisi della popolazione per classi d’età e sesso a Corbetta
3.    assente l’andamento demografico dei paesi limitrofi e d’interesse commerciale.

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine delle attività sinergiche all’attività commerciale, attualmente assente.

  1. Integrare la documentazione con un progetto di programmazione integrato, a titolo d’esempio:
    1. ELEMENTI E FATTORI DELLA PROGRAMMAZIONE
    2. SCENARI ECONOMICI E PROSPETTIVE PER I CONSUMI
    3. STRATEGIE D’IMPRESA E POSSIBILITÀ D’AZIONE
    4. PROGRAMMI LOCALI DI INTERVENTO

  1. Integrare il quadro conoscitivo con l’indagine sulle dinamiche di mercato delle strutture di vendita della grande distribuzione sovracomunali, attualmente assente.

  1. Analizzare in modo adeguato l’impatto causato da un maggior afflusso di autoveicoli, per la creazione di nuove aree per la media e grande superficie di vendita, sulla ex-SS11 ed aree limitrofe (impatto sulla qualità dell’aria con analisi dei parametri prima e dopo l’insediamento, impatto sull’inquinamento acustico, eventuali misure di mitigazione).

  1. Integrare la documentazione con il capillare censimento del patrimonio edilizio ad uso commerciale, terziario ed artigianale: numero delle realtà già presenti sul territorio e relative superfici, superfici edificabili residue del vigente P.G.T (prima dell’attivazione del procedimento di variante), superfici previste da piani adottati.

  1. A pag. 35 del quadro conoscitivo viene riportato “per gli esercizi di vicinato in Corbetta si riscontra, per il settore alimentare, una dotazione nettamente inferiore, meno della metà, rispetto alla media regionale e a maggior ragione a quella provinciale, mentre per quello non alimentare la dotazione, sebbene inferiore alla media, lo è in misura sicuramente minore” . Si spiega inoltre che il ridimensionamento  delle rete di vendita alimentare è stato causato dalla presenza di una grande distribuzione organizzata, ovvero il punto vendita Esselunga. E a pag. 36 si legge ancora “Evidentemente la rete di vendita del comune di Corbetta ha subito, in passato, in misura rilevante la concorrenza esercitata dalla attività della distribuzione organizzata; per il settore alimentare, questo ha portato ad una forte contrazione della rete di vendita, con espulsione dal mercato delle attività meno competitive, e la permanenza di quelle estremamente specializzate (soprattutto nella vendita di prodotti freschi e a servizio assistito, come panifici e macellerie)”. Lo studio però non è accompagnato da una analisi che comprovi il numero di macellerie o di vendita di prodotti freschi esistenti. Infine a pag. 37 “in sintesi la dotazione di servizi commerciali per la rete di vicinato risulta inferiore rispetto alla situazione media sia provinciale sia regionale per il settore alimentare. Per quella delle medie strutture di vendita si è allineati per il settore alimentare e si ha una dotazione superiore per il non alimentare. Per le grandi strutture la dotazione è superiore a Corbetta sia rispetto alla Regione sia rispetto alla Provincia per il settore alimentare ed è nettamente inferiore alle medie di riferimento per il settore non alimentare” giustificando di fatto la scelta dell’Amministrazione comunale di procedere alla variante del P.G.T. per la creazione di una nuova area per la grande struttura settore non alimentare. Le analisi e le motivazioni che stanno alla base di questa scelta sono contradditorie ed illogiche dopo aver sostenuto (solo 3 pagine prima) che la causa della forte contrazione del settore alimentare è stata la creazione di una grande struttura di vendita alimentare.

  1. Le verifiche sull’adeguatezza della dotazione di strutture di vendita al dettaglio in sede fissa è stata calcolata utilizzando dati a dir poco obsoleti: si è fatto riferimento ai dati sulla produttività al mq. riportati nel Regolamento Regionale n. 3 del 21 luglio 2000, risalenti dunque a ben 13 anni or sono.
Mark up l’autorevole testata giornalistica del Gruppo 24ore riporta invece i dati  del Rapporto Coop 2012  da cui si evince che la produttività al mq. è in generale calo da tre anni (2012 anno molto difficile, peggior dal dopoguerra e il 2013 avrà la stessa tendenza) “La distribuzione italiana, intesa come complesso di formati e canali che riportano all'area del commercio al dettaglio a libero servizio su piccole, medie e grandi superfici, indipendentemente dalla configurazione societaria e organizzativa (Gd + Da/Do), sta vivendo una fase di forte riflessione dovuta principalmente, ma non solo, alla perdurante situazione di crisi dei consumi che impatta più o meno seriamente sui risultati commerciali (vendite e margini)”.

  1. A pag. 43 l’affermazione “Nel suo complesso, le dinamiche di sviluppo della rete di vendita a partire dall’anno 2003 mostrano una costante crescita, con l’unica eccezione dell’anno 2009” risulta infondata. Difatti confrontando i dati demografici riportati nel quadro conoscitivo e confrontandoli con i dati dell’evoluzione del sistema distributivo (rilievi dell’Osservatorio Regionale del Commercio) risulta che dal 2003 al 2012 la popolazione corbettese è aumentata del +28% passando da 14.081 a 18.025 abitanti mentre gli esercizi di vicinato alimentari nel medesimo periodo hanno subito un decremento numerico del -3,3%, quelli non alimentari un incremento del +17% (ma in superficie di vendita solo il +15%). Solo questo esempio per sottolineare la totale mancanza nel quadro conoscitivo di indagini che approfondiscano le dinamiche economiche del territorio comunale e sovracomunale per motivare o meno nuovi insediamenti.

  1. Non risultano individuati e mappati i luoghi storici del commercio suddivisi come da delibera regionale 20/01/2009 n. VIII/8886 in:
    1. STORICA ATTIVITA’
    2. NEGOZIO STORICO
    3. INSEGNA STORICA E DI TRADIZIONE
tale ricognizione deve essere inoltre accompagnata da un piano di sviluppo pluriennale di azioni ed interventi di tutela attiva e di rafforzamento della competitività del territorio con particolare attenzione alle imprese individuate.

  1. Come anche indicato nella L.R. 6/2010 non risulta individuato e non risulta attivata la procedura per il riconoscimento del mercato di valenza storica e dunque nei documenti della programmazione urbanistica non vengono adottate misure atte a salvaguardarne le caratteristiche anche merceologiche.