L’associazione culturale “Facciamo Centro – Commercio per Corbetta” si è costituita nel 2010. Non ha finalità di lucro e il suo scopo è di favorire le iniziative tendenti a promuovere ed incrementare il commercio ed il turismo locale grazie ad attività promozionali ed iniziative utili per il rilancio e la valorizzazione del territorio comunale.
giovedì 28 febbraio 2013
sabato 9 febbraio 2013
UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE: A CHI CONVIENE?
Traffico |
Un nuovo centro commerciale:
a chi conviene?
A fine 2012 l’amministrazione comunale corbettese decideva
di avviare il procedimento di variante al PGT per trasformare un’area di
proprietà da standard a commerciale per la grande distribuzione. L’area, di
22.000 mq., è posta sulla ex S.S. 11 in località Pobbia.
L’associazione Facciamo Centro
Commercio per Corbetta preoccupata per la già gravissima situazione in cui
versa il mondo del commercio, turismo e servizi corbettese (svuotamento delle
vie storicamente votate al commercio con risvolti negativi per la socialità,
perdita di numerosi posti di lavoro) è intervenuta inviando le proprie istanze.
1) COME SI COLLOCA QUESTA DECISIONE
ALL’INTERNO DI UN PROGRAMMA POLITICO CHE AVEVA FATTO, DELLA SCELTA DI NON
COSTRUIRE CENTRI COMMERCIALI SUL PROPRIO TERRITORIO UNO DEI PROPRI CAVALLI DI
BATTAGLIA?
2) PERCHE’ PRIMA DI AVVIARE IL
PROCEDIMENTO DI VARIANTE AL P.G.T. PER AREE AD USO COMMERCIALE, I
COMMERCIANTI NON SONO STATI COINVOLTI?
3) LE LINEE DI INDIRIZZO REGIONALE
PREVEDONO FORTE DISINCENTIVAZIONE ALL’APERTURA DI GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
MEDIANTE LA CREAZIONE DI SUPERFICIE DI VENDITA AGGIUNTIVA E RIVITALIZZAZIONE E
SOSTEGNO DELLA FUNZIONE COMMERCIALE DEI CENTRI STORICI E DEI NUCLEI URBANI,
PERCHÉ SONO DISATTESE DAL NOSTRO COMUNE?
4) A NOSTRA ESPLICITA RICHIESTA,
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CI INFORMAVA CHE TALE SCELTA ERA RESA OBBLIGATORIA
DALLA NECESSITÀ DI REPERIRE CIRCA 2 MILIONI DI EURO PER LA COSTRUZIONE DELLE
SCUOLE SIA PRIMARIE SIA SECONDARIE.
a) MA QUESTA ESIGENZA È NATA
IMPROVVISAMENTE?
b)
PERCHÉ
SI È DECISO CHE LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA SCUOLE (PERALTRO COSÌ RILEVANTE)
DEVE PESARE SOLO SUI CITTADINI DELLE FRAZIONI POBBIA E CASTELLAZZO E SUL
SETTORE COMMERCIALE, SETTORE PERALTRO TALMENTE DIMENTICATO DA ANNI CHE NEPPURE
SI HA UNA ANALISI AGGIORNATA DELLA CONSISTENZA, DELLA QUALITÀ, DEI PROBLEMI PER
NON PARLARE DI UNA PIANIFICAZIONE ORGANICA?
5) L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CI INFORMA
CHE SI STA REDIGENDO UNO STUDIO SULLA SITUAZIONE DEL COMMERCIO CORBETTESE
POICHE’, NONOSTANTE SIA OBBLIGATORIO, L’ATTUALE P.G.T. NE È PRIVO.
a)
TALE
DOCUMENTO SARÀ A TAL PUNTO APPROFONDITO, COMPRENSIVO DELLE IMPLICAZIONI
SOVRACOMUNALI, DA “VALUTARE” LA NECESSITÀ O MENO DI INSEDIARE UN NUOVO CENTRO
COMMERCIALE? E NON SARÀ SOLO “STRUMENTO” PER SOSTENERE DECISIONI GIA’ AVANZATE?
b) PERCHÉ SOLO ORA CI SI ACCORGE DI
“QUESTA GRAVE MANCANZA NEL P.G.T.” - dopo 2 anni di governo di Corbetta - CI
PARE UN PO’ TROPPO “PROVVIDENZIALE”!
C H I E D I A M O
1) CHE VENGANO TUTELATI GLI INTERESSI
DEL SETTORE COMMERCIO SERVIZIO E TURISMO DEL TERRITORIO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE
ALLA RETE COMMERCIALE DEI NEGOZI DI PROSSIMITÀ NEL CENTRO URBANO, DELLE
“BOTTEGHE STORICHE”, DEI LUOGHI STORICI ES. VIA BRERA, VIA MATTEOTTI, CORSO
GARIBALDI, VIA MAZZINI, VIA VERDI ECC., DEL MERCATO STORICO (COME PERALTRO GIÀ
PIÙ VOLTE RICHIESTO);
2) CHE VENGA RICONOSCIUTO IL RUOLO
SOCIALE DEI NEGOZI DI PROSSIMITÀ;
3) CHE “ZERO CONSUMO SUOLO” NON SIA SOLO
UNO SLOGAN POLITICO;
4)
CHE
IL NOSTRO TERRITORIO NON DEBBA SUBIRE ULTERIORI DANNI PER SCELTE CHE NEGLI
SCORSI ANNI HANNO CAUSATO GRANDI DISEQUILIBRI (VIABILITÀ-CONSUMO DEL
TERRITORIO-ABBANDONO DEI CENTRI STORICI) E CHE STIAMO ANCORA PAGANDO.
LA SOPRAVVIDENZA DEL NEGOZIO DI VICINATO
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Botteghe storiche - L'attuale Centro Cucito Fusè nel 1953 |
“…….In
definitiva possiamo dire che la storia dei negozi è la storia della città e dei
quartieri in cui si insediano sino al punto da farsi caratterizzare dal loro
particolare e tipico microambiente sociale sin dall’impronta anche fisica dei
locali. Viceversa, la storia della città e dei suoi quartieri sarebbe meno
comprensibile se si prescindesse dal riferimento all’attività commerciale dei
piccoli negozi loro propria.
IL FATTO E’ CHE IL PICCOLO COMMERCIO
COSTRUISCE LA COMUNITA’ LOCALE.”
Luigi
Trezzi – Università Milano Bicocca
E’
un momento non certo facile per il commercio, messo a dura prova dal calo del
potere di acquisto dovuto ad una crisi pesante e nell’aspettativa di una
ripresa che potrebbe essere vicina ma stenta a manifestarsi.
Oltre
a questo periodo di stasi il punto vendita tradizionale deve fare i conti con i
colossi della grande distribuzione che puntano sulla disponibilità in materia
di orari, su prezzi e offerte speciali cercando così di sbaragliare la
concorrenza.
Il
negozio sotto casa invece parla un altro linguaggio: quello del rapporto con il
cliente, un rapporto unico che rende questo luogo un punto di riferimento. Il
negozio sotto casa si differenzia per la professionalità, la qualità, la
fiducia, la garanzia, la creazione di eventi che portano il rapporto ben al di
là dell’acquisto. La sua prerogativa è dunque di prestare attenzione alle
esigenze della clientela e privilegiare l’importanza del rapporto
interpersonale di fiducia tra lui e il cliente che sta alla base di una
corretta politica di scambio. E’ una pregiata caratteristica contrapposta ad un
sistema commerciale che punta di solito sul distacco tra chi vende e chi
acquista ed è basato su un criterio dominante che è il prezzo.
Noi
crediamo che il futuro del commercio sia proprio nelle piccole attività perché
sono “grandi dentro” essendo molto di più di un luogo dove fare acquisti; sono
una forma di imprenditorialità che va tutelata.
“…la chiusura di un piccolo negozio non
riguarda soltanto il singolo operatore, ma è una perdita per tutti, cosi come
lo spegnersi di una vetrina o di un’insegna significa il lento spegnersi dei
nostri quartieri e dei nostri centri storici”
Il
servizio di vicinato risulta essere perciò fattore di coesione sociale e
contrasto ai fenomeni di desertificazione. Esiste dunque un interesse pubblico
e territoriale affinché il commercio di prossimità non solo sopravviva, ma
ridiventi un punto di riferimento culturale, ovviamente legato alla qualità
dell’attività svolta, all’eccellenza dei prodotti o alla tradizione che
rappresenta (negozi storici).
In
questo contesto i cittadini-consumatori devono essere coscienti del loro
importante ruolo e del loro “potere”. Acquistando nel negozio di prossimità e
partecipando agli eventi possono contribuire a valorizzare la città e a
“salvare il commercio”.
Facciamo
in modo che i nostri soldi arrivino a gente comune che ha bisogno di essere
sostenuta e non alle multinazionali che spesso hanno la loro sede legale fuori
dall’Italia. Così facendo saremo noi a dare una mano alla nostra ripresa.
Un cielo stellato
UN CIELO
STELLATO
![]() |
Palazzo comunale con illuminazione scenografica |
Corbetta,
27 gennaio 2013. L’associazione
Facciamo Centro Commercio per Corbetta, in collaborazione con l’amministrazione
comunale, è orgogliosa di aver contribuito all’illuminazione natalizia della
nostra città.
Quest’anno
ad augurare buone feste ai cittadini di Corbetta ci ha pensato un proiettore
scenografico: non le tradizionali luminarie ma uno spettacolare cielo stellato.
Una cascata di stelle proiettata sulla facciata del palazzo comunale ha senza
dubbio creato un’atmosfera di grande effetto.
Speriamo
questo sia l’inizio di un modo meno convenzionale per illuminare il Natale.
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Natale 2012
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Corbetta MI, Italia
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